venerdì 23 maggio 2014

TUTTE LE RISPOSTE DEI CANDIDATI SINDACI AI NOSTRI QUESITI

Le domande in sintesi (per la versione integrale delle domande si veda in fondo al post):
1. Sei disposto a sostenere la realizzazione di un serio progetto di fattibilità per una gestione completamente pubblica del servizio idrico e rifiuti?
2. Ti impegneresti a sostenere la costituzione di una società interamente pubblica che gestisca acqua e rifiuti e che sia libera da profitti, in ossequio ai referendum del 2011?
3. Proporresti di inserire nello Statuto del tuo Comune i principi relativi all'acqua bene comune e diritto umano essenziale ed universale?
4. Pretenderai dal gestore del servizio rifiuti il raggiungimento degli obiettivi del Piano Regionale? Sei d’accordo sulla necessità di ridurre il ricorso al termovalorizzatore e di non importare rifiuti da fuori provincia?

LE RISPOSTE: 

ALSENO:

MARISA BENZI  (“ABC - ALSENO con BENZI CAMBIA”)
Ho letto i vostri quesiti e rispondo si ai primi tre quesiti, tra l'altro ho già inserito un apposito punto nel programma.
Al quarto punto l'argomento va approfondito e per ora è no.
A presto
Marisa Benzi

CALENDASCO:

PIETRO LUIGI TANSINI (“LA NOSTRA TERRA CALENDASCO”)
1- Si
2- Si
3- Si
4- Si
Ci batteremo, vincenti o non, contro tutte le prevaricazioni degli imprenditori disonesti!
STEFANIA LOSI (“GRANDE CALENDASCO LOSI SINDACO”)
Penso che le risposte non possano essere ricondotte nel quesito proposto. In passato vi è stato l'impegno pubblico che ha costituito e costruito, con denaro pubblico, molti impianti, poi privatizzati. Ora i contribuente dovranno sostenere le spese di ammodernamento delle fognature e reti idriche con una ulteriore tassazione applicata direttamente sulla bolletta, nonostante che nel corso di questi anni, le tariffe applicate consentissero margini per tali investimenti. Vi sono, anche oggi, regole che impongono alle società, nel momento di chiusura annuale della loro attività, quindi con il bilancio di rendere conto di quanto fatto e dei loro intenti imprenditoriali. Bilanci che devono anche essere oggi certificati da società all'uopo create. Quindi, è sulla base di questi dati che bisogna lavorare e chi non dimostra, come avviene anche e soprattutto per i piccoli imprenditori, di non avere le necessarie caratteristiche e lungimiranze, spesso deve cedere le armi e chiudere. Questo però non avviene per chi amministra in forma pubblica o privata la cosa pubblica e troppo spesso di queste mancanze non si parla e si parla poco, troppo poco. Ritengo che su queste cose si debba far leva, quindi su una corretta amministrazione dei beni pubblici. In due parole il nostro papa ha sintetizzato concetti importantissimi che non possono mai essere dimenticati:“Chiedo a quanti hanno responsabilità politica di non dimenticare due cose: la dignità umana e il bene comune”.
A vostra disposizione. Stefanina Losi

CAORSO:

MAURO BARONCINI (“MOVIMENTO 5 STELLE CAORSO”)
Noi, Cittadini del Movimento 5 Stelle di Caorso, siamo consapevoli che:
  • L’acqua rappresenta fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi, dalla cui disponibilità dipende il futuro degli esseri viventi.
  • L’acqua costituisce, pertanto, un bene comune dell’umanità, un bene comune universale, un bene comune pubblico, quindi indisponibile, che appartiene a  tutti.
  • Il diritto all’acqua è un diritto inalienabile: l’acqua non può essere proprietà di nessuno, bensì bene condiviso equamente da tutti, l’accesso all’acqua deve  essere garantito a tutti come un servizio pubblico.
  • Oggi in Italia se ne sta privatizzando la gestione, che non può essere scissa dalla proprietà. E’ l’acqua dunque che viene sottratta alla proprietà collettiva e trasformata in una merce, al pari di altre per trarne profitto.
  • Per impedire questa deriva un milione e 400mila cittadine e cittadini hanno chiesto un referendum per ribadire che l'acqua deve essere un bene comune, garantito dalla proprietà e dalla gestione interamente pubbliche, dalla partecipazione di cittadine e cittadini e il controllo diretto da parte delle comunità  locali.
Perciò ci impegniamo a sostenere le ragioni del Comitato Acqua Bene Comune di Piacenza.
Se eletti ci impegniamo, altresì, a promuovere e sostenere, con i mezzi istituzionali a nostra disposizione, una politica di gestione dell'acqua finalizzata a:
  • la ripubblicizzazione del servizio idrico nella nostra provincia;
  • preservare e salvaguardare le risorse idriche e favorire l’accesso all’acqua per tutti, come diritto a partire dal proprio territorio;
  • ridurre il consumo e gli sprechi di acqua potabile a livello di comportamenti ed usi quotidiani, privilegiando per bere il consumo di acqua di rubinetto in  casa ed a sollecitarne l’uso nei luoghi pubblici;
  • assicurare la più ampia partecipazione della cittadinanza nel controllo e nella gestione
  • ribadire l'acqua come un bene non commerciale, garantito come diritto, e per questo non disponibile a speculazioni di natura commerciale o finanziaria.
In fede.
Per il Movimento 5 Stelle di Caorso – Il Portavoce
Mauro Baroncini

COLI:

MASSIMO POGGI (“PERINO-COLI”)

Il Comune di Coli, anche nel programma elettorale 2014/2019 a me collegato, ha indicato il percorso verso l'eventuale gestione pubblica del servizio Idrico come prioritario.
Confermo la disponibilità all'accettazione delle domande, da condividere in Unione Montana Valle Trebbia e Luretta, di cui, al momento, sono peraltro assessore all'ambiente pro tempore.
Il sindaco di Coli 
Poggi Massimo

CORTE BRUGNATELLA:

STEFANO GNECCHI (“Cortebrugnatella, Partecipazione è cambiamento”)

1) Assolutamente si. Lo studio di fattibilità sul tema indicato è il minimo
2) Assolutamente favorevole ad una società di Comuni (anche Unioni) che sono
l'istituzione più vicina ai cittadini e quindi quella più controllabile.
3) Si
4) Si. La salute di tutti viene prima degli interessi economici di pochi.
Cordialmente.

Stefano Gnecchi - Candidato Sindaco Corte Brugnatella

GAZZOLA:

ENRICO CACCIALANZA (“Vivere Gazzola”)

Punto 1: La lista sostiene la necessità di realizzare un serio progetto di fattibilità per una gestione completamente pubblica del Servizio Idrico Integrato e del Servizio rifiuti, che contribuisca ad avere un quadro più preciso e completo delle alternative possibili, fra società mista e società completamente pubblica, alternativa su cui il Consiglio Comunale futuro possa responsabilmente esprimersi.

punto 2 : La lista "Vivere Gazzola" si impegna ad esprimersi sul punto solo a seguito della chiara definizione di un serio studio di fattibilità di una società pienamente pubblica di gestione del servizio idrico integrato, come richiesto al punto 1.

punto 3 : pur concordando in linea generale sul principio dell'acqua come bene comune la Lista Vivere Gazzola non può impegnarsi, fin da ora, per una modifica statutaria del Comune stesso, che è espressamente compito esclusivo del Consiglio Comunale, non ancora espresso.

punto 4 : la Lista "Vivere Gazzola" concorda sul punto

OTTONE:

FABIO TORNARI  (“UNITI PER OTTONE E LE SUE FRAZIONI”)
Credo sia fondamentale una premessa: una persona prima che come Amministratore può essere d'accordo o non d'accordo su una questione pubblica ma nel momento in cui la maggioranza degli italiani si esprime in un senso tramite referendum non deve neanche più porsi una domanda, ma rispettare la volontà della maggioranza: questa è la democrazia.
Vado a rispondere alle domande:
1) Si. Ricordando che io sono uno di quelli come tanti altri che nelle frazioni si gestisce l'acqua ancora pubblica per fortuna e che vuole che resti della frazione ovvero pubblica e di tutti.
2) Si.
3) Penso che lo Statuto di un Comune non appartenga ad una amministrazione ma ai cittadini. Se a valle di un'assemblea pubblica sul tema i cittadini mi indicheranno quella strada, quella sarà la strada da seguire e che seguirò.
4) Oggi la gestione dei rifiuti a Ottone è comunale e credo che pubblica dovrà restare. Sono convinto che sia necessario l'impegno di tutti i cittadini, me per primo, per aumentare la percentuale di raccolta differenziata sia per un beneficio ambientale sia economico perché così potremmo ridurre la "tassa sulla spazzatura". Credo sia la strada giusta da seguire per tutti e così facendo la quantità di rifiuti da incenerire si ridurrà, migliorando la qualità dell'aria. Sono contrario sull'importare i rifiuti da incenerire da altre Province.
Alla prossima domanda, Fabio Tornari

FEDERICO BECCIA (“OTTONE LIBERA”)
In risposta ai quesiti di acqua bene comune, noi diciamo quattro volte si.
Ci impegneremo affinchè venga rispettata la volontà popolare espressa con il referendum del 2011, perché la gestione dell'acqua deve essere pubblica.
Ed è nostra intenzione implementare la raccolta differenziata, per avere una gestione dei rifiuti migliore.
Federico Beccia e la Lista Ottone Libera


PODENZANO:

MATTEO BOERI (“Movimento 5 stelle Podenzano”)
1 - Siamo disposti a sostenere la realizzazione di un serio progetto di fattibilità per una gestione completamente pubblica del Servizio Idrico Integrato e del Servizio rifiuti
2 - Ci impegneremo a sostenere la costituzione di una società di Comuni, interamente pubblica, che gestisca in proprio acqua, depurazione e rifiuti, che abbia inoltre come requisito l'assenza di profitti.
3 - Ci impegneremo per inserire nello Statuto Comunale i principi relativi all'acqua come bene comune e diritto umano essenziale ed universale.
4 - Pretenderemo dal nostro gestore del servizio rifiuti perlomeno il raggiungimento degli obiettivi del nuovo Piano Regionale dei Rifiuti. Siamo consapevoli sulla necessità di ridurre la portata dei rifiuti da destinarsi all’incenerimento e quindi anche del ricorso all'importazione di rifiuti extra-provinciali e siamo favorevoli alla costruzione (all'interno della Provincia o dell'Unione dei Comuni Valnure-Valchero) alla costruzione di un centro di riciclo specializzato (a freddo) sul modello di Vedelago (TV), potendo usufruire di fondi Europei destinati a tal scopo
Ringraziando sentitamente per la cortese attenzione, porgo cordiali saluti.
Matteo Boeri

ROBERTO SPINOLA  ("Cominciamo il futuro”)
Qualora le precisazioni in calce ai 4 punti rispondono al vero, a titolo personale e non collegiale (condivisione dell’ipotetica giunta in caso di buon esito delle elezioni) esprimo parere favorevole.
Sindaco Comune di Ponte dell’Olio   Dr. Roberto Spinola

PONTE  DELL’OLIO:

PIERA REBOLI  (“Tradizione e sviluppo Pontedellolio”)
Con il conforto del referendum 2011 sulla gestione dell’acqua pronunciatosi per affidare completamente all’ente pubblico e non a una società mista, con la convinzione personale condivisa ampiamente che le operazioni di privatizzazione in Italia sono molto pericolose per l’annidarsi del malaffare e infine con la certezza che l’acqua sia un bene vitale per la vita quotidiana, da salvaguardarsi ad ogni costo senza badare a economizzazioni pericolose per la distribuzione e per la salute dei cittadini, dichiaro di essere favorevole alla gestione pubblica dell’acqua in quanto bene inalienabile per il bene comune.
PIERA REBOLI

PONTENURE:

CARLA SERENA ECCHER (“PONTENURE CHE VERRA’”)
1. Sicuramente SI. Lo studio di fattibilità è la strada per verificarne i punti di forza verso gli attuali sistemi di gestione.

2. Senza scartare a priori questa formula è comunque necessario usare la massima prudenza nella costituzione di tali società.
Fino ad ora le società solo pubbliche hanno dato prova di diventare progressivamente centri di potere politico che nulla hanno a che vedere col bene comune.
Vi è poi la complessità della composizione:
- Consigli comunali (che tipo di rappresentanza?)
- Lavoratori (Chi? Le rappresentanze sindacali? Eletti come?)
- Cittadini (Scelti come?)

3. Sicuramente SI

4. a) Sicuramente SI. Però il raggiungimento di questi obiettivi non dipende solamente dal gestore, ma anche da un concreto e diffuso piano di sensibilizzazione della cittadinanza
b) Sicuramente SI. L'auto sufficienza territoriale nello smaltimento attraverso termovalorizzatore è fondamentale, così come il suo graduale superamento.
Carla Serena Eccher
Candidato Sindaco nel Comune di Pontenure alle elezioni amministrative del 25 maggio 2014
per la lista civica "PONTENURE CHE VERRA'"

RIVERGARO:

SILVANA MASERATI (“ESSERE RIVERGARO”)
Cosa farà ESSERE RIVERGARO, se sarà eletta, per il capitolo acque?
Il comune di Rivergaro valuterà tutti gli aspetti correlati alla gestione del servizio idrico, alla luce dell’esito del referendum di cui condivide integralmente lo spirito. Per quanto attiene alla gestione dei rifiuti, è materia che presenta criticità e problematiche differenti, con ricadute economiche importanti e un oggettivo posizionamento strategico di enti e imprese, evidenze che richiedono un approfondimento importante e il cui esito non può essere oggetto di dichiarazioni superficiali o inadeguate. Detto questo, la nostra lista, qualora fosse eletta, si impegna a promuovere le seguenti posizioni e iniziative :
 ESSERE RIVERGARO condivide l’esito del referendum e definisce l’acqua un bene comune vitale che, nell’utilizzo quotidiano, non può essere oggetto di profitto. Il profitto resta limitato alla commercializzazione delle acque in bottiglia e all’utilizzo delle acque industriali;
 ESSERE RIVERGARO è favorevole allo studio di un piano di fattibilità per valutare la sostenibilità di un servizio idrico integralmente pubblico, la cui redazione sarà da condividere con gli attori istituzionali interessati;
 ESSERE RIVERGARO si farà promotrice di una campagna di sensibilizzazione verso tutti gli utenti per abbattere i consumi di acqua nelle abitazioni;
 ESSERE RIVERGARO si impegna a redigere un allegato allo strumento urbanistico vigente che preveda, per le nuove costruzioni, l’obbligo di installare una vasca di accumulo delle acque piovane che potrebbe essere impiegata per l’irrigazione dei giardini e/o in alternativa anche per gli utilizzi non idropotabili (sciacquone water, lavatrice, etc.). Questa iniziativa garantirebbe nel tempo il risparmio di importanti risorse idriche ;
 ESSERE RIVERGARO avvierà al più presto uno studio del territorio in collaborazione con istituzioni scientifiche volto a censire e valorizzare le risorse idriche del territorio, lo stato dei laghetti naturali e artificiali di accumulo ed il loro stato di manutenzione, la salvaguardia e valorizzazione delle aree umide. Questo studio avrà lo scopo anche di valutare gli effetti della ruscellazione superficiale incontrollata delle acque nel dissesto idrogeologico che sta vivendo parte del
territorio comunale.

SAN GIORGIO P.NO:

GIUSEPPE QUATTRINI  (“SCEGLI SAN GIORGIO”)
1. La volontà espressa dalla maggioranza dei Cittadini che hanno votato per il referendum del 2011 va rispettata. Tuttavia, per evitare “salti nel buio”, apprezzo l’idea di costruire un serio progetto di fattibilità della gestione pubblica del servizio idrico integrato e dei rifiuti.
Un simile impegno ci vedrebbe sicuramente partecipi qualora i lavori venissero svolti nella massima trasparenza. A questo scopo chiediamo di conoscere i citati O.d.G. del Consiglio Comunale di Piacenza e l’appello sottoscritto dai 23 Sindaci ed Amministratori del territorio.

2. La costituzione e ancor più la partecipazione ad una società di Comuni, sotto il controllo dei Consigli Comunali, per la gestione in proprio del servizio idrico integrato e del servizio rifiuti è la naturale conseguenza del raggiungimento degli obbiettivi di progettazione di cui al punto precedente.

3. Sono pienamente d’accordo, a patto che siano attentamente valutati detti principi e che sia approvata la proposta di legge depositata presso la Camera dei Deputati il 20 marzo 2014.

4. Sono ancora pienamente d’accordo, anche sulla scorta dei deludenti risultati della gestione della raccolta differenziata che anziché produrre, come promesso, una riduzione delle tariffe ne ha provocato il continuo aumento.
Cordialmente
Giuseppe Quattrini

MASSIMO TERZONI  (“SAN GIORGIO 5 STELLE”):
1- Sicuramente sosteniamo l'avvio di uno studio di fattibilità per la creazione di una società totalmente pubblica per la gestione dei servizi idrico e rifiuti. Non fosse altro che per avere dei dati da comparare e su cui poi poter discutere.
2-Sicuramente siamo d'accordo anche con questo punto, nel nostro programma abbiamo infatti inserito la difesa dello spirito del referendum. Essendo inoltre all'interno dell'Unione Valnure -Valchero anche dal punto di vista statutario (art. 2 comma 1 statuto "Unione Valnure-Valchero") siamo autorizzati a prendere in considerazione la gestione pubblica dei servizi idrico e rifiuti.
3-L'inserimento di questo principio nello statuto del Comune è sicuramente una cosa fattibile, credo che anche a livello di consiglio comunale non ci dovrebbero essere particolari resistenze.
4-San Giorgio è stato il primo comune (dal 2007) ad avviare a titolo sperimentale il servizio di raccolta porta a porta. Quando si è trattato di passare alla tariffa puntuale, come previsto dal progetto originario, si è fermato tutto e si continuano a pagare 12 svuotamenti annui a prescindere. Questo deve assolutamente cambiare e si deve continuare sulla strada dell'incentivazione della raccolta differenziata, senza porsi limiti ma cercando di arrivare sempre più avanti. Il piano rifiuti regionale deve essere una base da cui partire, gli obiettivi devono essere ben più ambiziosi. Per quanto riguarda l'importazione di rifiuti da fuori provincia direi che ci sia poco da dire, solamente NO.
A presto
Massimo Terzoni

SARMATO:

GIUSEPPE RIVA (“SARMATO BENE COMUNE”)
la presente a riscontro della vs. email, premettendo che ho dato alcune brevi risposte riservandomi di approfondire nello specifico le tematiche e gli accordi già intrapresi e vigenti nell'ambito e da ATERSIR. Tuttavia mi permetto di esprimere la mia condivisione sul principio che l'acqua, la sua gestione e distribuzione, non debba essere vista come un'attivtà di profitto ma un bene della collettività, visto l'impegno negli anni di tutti gli italiani per la costruzione di acquedotti, pozzi e ecc.

Relativamente alla domanda 1)
Lo studio di fattibilità da Voi proposto potrebbe riguardare innanzitutto l'organizzazione per la gestione e manutenzione delle reti acquedottistiche con ricorso a personale interno per le attività ordimarie ed a quello esterno per gli investimenti sostanziali.
Occorre una valutazione attendibile e precisa che tenga conto di tutte le realtà comunali del territorio provinciale, oltre che le regole eventuali per la realizzazione degli investimenti.
La gestione completamente pubblica deve avere come obiettivo primario il contenimento dei costi in bolletta ed un adeguato servizio territoriale.
  
Relativamente alla domanda 2)
Il tutto dipende da anche quanto affermato al punto precedente. Si potrebbe pensare eventualmente alla costituzioni di società o consorzi all'interno delle nascenti Unioni dei Comuni. 

Relativamente alla domanda 3)
Innanzitutto inizierei a non far pagare l'acqua ai comuni per gli edifici pubblici, per l'innaffio delle aree verdi e per tutte le utenze comunali. I pozzi, gli acquedotti, le reti, sono state realizzate con i soldi dei cittadini nel corso di tanti anni.

Relativamente alla domanda 4)
Mi riservo di analizzare piu' nel dettaglio il piano regionale rifiuti: tuttavia posso affermare che negli anni scorsi c'è  stato venduto lo slogan che piu' differenziavamo piu' le bollette diminuivano. Invece negli anni, per tutta una serie di fattori il costo a carico degli utenti, collegato anche alle alte imposte sulla casa, sembra essere sempre maggiore.
Se vi sono degli obiettivi condivisi, ed il gestore se ne assume l'impegno e l'onere, bisogna raggiungerli e su questo non bisogna fare sconti.
Cordialmente

Giuseppe Riva

ZIANO:

CHIARA POZZI (“IMMAGINA ZIANO”)
SI
SI 
SI
SI
CON CHIAREZZA  E SENZA AMBIGUITA'

Buon lavoro
Chiara Pozzi




I 21 candidati (su 88) che NON siamo riusciti a contattare sono Garavelli di Besenzone, Pasquali di Bobbio, De Falco di Caminata, Rocchetta di Castell’Arquato, Pantrani di Cerignale, Cazzarini di Coli, Bossini e Macellari di Corte Brugnatella, i candidati di Farini, Francesconi di Gazzola, Oddi e Calestani di Morfasso, i candidati di Nibbiano e di Pecorara, Segalini di Piozzano, i candidati di S. Pietro in Cerro e Vernasca, Trevisan di Zerba



giovedì 22 maggio 2014

Dai nuovi sindaci una speranza per rispettare il referendum sull'acqua pubblica?


Domenica scorsa abbiamo pubblicato a mezzo stampa le risposte alle domande che abbiamo posto ai candidati sindaci alle prossime elezioni, riguardanti il rispetto del referendum sull’acqua pubblica e il futuro della gestione di acqua e rifiuti.
Abbiamo inviato le domande a tutti i candidati contattabili tramite e-mail, in tutto 67 candidati su 88.

Nel comunicato di domenica scorsa abbiamo riassunto le 12 risposte che ci erano arrivate da alcuni candidati di Calendasco, Caorso, Coli, Gazzola, Ottone, Podenzano, Pontenure, San Giorgio P.no.
Negli ultimi giorni sono arrivate altre 5 risposte, che riassumiamo.
Un sostegno completo ai nostri quesiti è arrivato dai candidati Chiara Pozzi (“Immagina Ziano”) e Stefano Gnecchi (“Cortebrugnatella, Partecipazione è cambiamento”), così come da Marisa Benzi (“ABC - Alseno con Benzi Cambia”) e Piera Reboli  (“Tradizione e sviluppo Ponte dell’Olio”) che però non si sono espressi sull’ultimo quesito riguardante la gestione rifiuti.
Anche Giuseppe Riva (“Sarmato Bene Comune”) ha risposto favorevolmente,  riservandosi però di approfondire nello specifico le tematiche e gli accordi già presi nell'ambito e da Atersir.


Auspichiamo che i futuri Sindaci abbiano a cuore il rispetto del referendum, e siano in grado di opporsi alle scelte dei vertici di Atersir, che propongono la Spa mista con socio privato come l’unica possibilità senza che sia stato nemmeno effettuato un serio progetto di fattibilità sull’ipotesi completamente pubblica.
Occorre un cambio di rotta rispetto alle ultime scelte di Atersir, che intende privatizzare l’acqua per i prossimi 20/25 anni e che in incontri a porte chiuse con il Presidente di Iren Profumo ha preso accordi che regalano a Iren circa 27 milioni di investimenti che la società avrebbe dovuto realizzare dal 2011 al 2015 secondo il Piano d’Ambito, ma che non realizzerà più (mentre i cittadini pagheranno una tariffa più alta del 13%, grazie anche al nuovo metodo tariffario dell’AEEG).
Atersir intende accelerare e far approvare la scelta della Spa mista a giugno, subito dopo le elezioni, senza dare il tempo ai sindaci neoeletti di approfondire un tema così complesso e strategico. Chiediamo fin da ora ai nuovi amministratori (sindaci e consiglieri) di non rendersi complici di questo affrettato salto nel buio, che tradisce il referendum e che consegnerebbe nelle mani di sconosciuti soci privati le scelte strategiche su questi servizi essenziali, come avviene nella situazione attuale in cui come dimostrato dai recenti fatti, sono i profitti a decidere le politiche su acqua, rifiuti e incenerimento.

Comitato acqua bene comune Piacenza.

lunedì 19 maggio 2014

Prima si muore di sete.......poi di fame

 Riceviamo e volentieri pubblichiamo:


A pochi giorni dal voto amministrativo il consuntivo delle risposte pervenute alle 4 domande poste (anche attraverso la Libertà) a tutti i candidati amministratori e riguardanti le loro prossime scelte (entro Giugno, a mala pena il tempo di insediarsi) sul futuro gestore del SII e dei rifiuti vuole il bicchiere 1/2 vuoto, almeno per la quantità delle risposte: di 66 liste che siamo riusciti a contattare (su 88 presenti nei vari comuni) ci hanno risposto -ad oggi- in 14 di 11 comuni (sui 34 chiamati al voto). Tutte queste risposte hanno espresso parere favorevole -seppure alcune con distinguo, limiti e precisazioni- alla proposta di uno studio di fattibilità (piano economico/finanziario e piano industriale) per una società completamente pubblica.
Tutti gli altri?
Sicuramente la sicurezza è un tema più consono al presente, come il lavoro che non c'è (e che come amministratori sono e saranno impediti a creare), il commercio che langue (e che sono/saranno costretti a bastonare con Tares e Tasi), le strade con le buche (che non hanno/avranno i soldi per tappare), gli anziani che soffrono (per i quali -guarda il grottesco!!- costituiranno un'Azienda Speciale a cui i comuni del distretto di Levante daranno in house la gestione del servizio di assistenza), la povertà che morde (che sono/saranno costretti a non poter lenire), gli extracomunitari che rubano le briciole (dato che le 10 persone più ricche d'Italia mangiano come 500mila famiglie di operai -ca 1,5mln di persone-, cioè 2 di loro più di tutti i piacentini, extracomunitari inclusi!!) ... .
Però, acqua e fognature fattureranno nel 2014, in provincia, 40mln di € di entrate da tariffa e produrranno investimenti per 10mln di €. Di questi soldi (al netto dei 7mln di € distribuiti in salari diretti e 1,5mln -presunti- indiretti) quanti daranno acqua all'economia locale? E dei 4mln di € di profitti (al netto delle tasse) previsti per il 2014 quanti irrigheranno gli aridi campi della ripresa economica e della vita sociale piacentina?
Essere padroni a casa propria significa essere padroni delle proprie condizioni di vita e solo ciò può dare sicurezza. Altrimenti si rimane servi anche in casa, insicuri come chiunque dipenda dalla volontà di un altro. Domandiamo allora ai nostri Ponzio Pilato: infonde sicurezza dare in mano a terzi, che ci useranno come la gallina dalle uovo d'oro, una delle condizioni della propria vita, dato che si muore prima di sete che di fame?

Comitato Acqua pubblica Val d'Arda

mercoledì 14 maggio 2014

ECCO LE RISPOSTE DEI CANDIDATI SINDACI AI NOSTRI 4 QUESITI:

Le domande in sintesi (per la versione integrale delle domande si veda post precedenti):
1. Sei disposto a sostenere la realizzazione di un serio progetto di fattibilità per una gestione completamente pubblica del servizio idrico e rifiuti?
2. Ti impegneresti a sostenere la costituzione di una società interamente pubblica che gestisca acqua e rifiuti e che sia libera da profitti, in ossequio ai referendum del 2011?
3. Proporresti di inserire nello Statuto del tuo Comune i principi relativi all'acqua bene comune e diritto umano essenziale ed universale?
4. Pretenderai dal gestore del servizio rifiuti il raggiungimento degli obiettivi del Piano Regionale? Sei d’accordo sulla necessità di ridurre il ricorso al termovalorizzatore e di non importare rifiuti da fuori provincia?

LE RISPOSTE: 

ALSENO:

MARISA BENZI  (“ABC - ALSENO con BENZI CAMBIA”)
Ho letto i vostri quesiti e rispondo si ai primi tre quesiti, tra l'altro ho già inserito un apposito punto nel programma.
Al quarto punto l'argomento va approfondito e per ora è no.
A presto
Marisa Benzi

CALENDASCO:

PIETRO LUIGI TANSINI (“LA NOSTRA TERRA CALENDASCO”)
1- Si
2- Si
3- Si
4- Si
Ci batteremo, vincenti o non, contro tutte le prevaricazioni degli imprenditori disonesti!

STEFANIA LOSI (“GRANDE CALENDASCO LOSI SINDACO”)
Penso che le risposte non possano essere ricondotte nel quesito proposto. In passato vi è stato l'impegno pubblico che ha costituito e costruito, con denaro pubblico, molti impianti, poi privatizzati. Ora i contribuente dovranno sostenere le spese di ammodernamento delle fognature e reti idriche con una ulteriore tassazione applicata direttamente sulla bolletta, nonostante che nel corso di questi anni, le tariffe applicate consentissero margini per tali investimenti. Vi sono, anche oggi, regole che impongono alle società, nel momento di chiusura annuale della loro attività, quindi con il bilancio di rendere conto di quanto fatto e dei loro intenti imprenditoriali. Bilanci che devono anche essere oggi certificati da società all'uopo create. Quindi, è sulla base di questi dati che bisogna lavorare e chi non dimostra, come avviene anche e soprattutto per i piccoli imprenditori, di non avere le necessarie caratteristiche e lungimiranze, spesso deve cedere le armi e chiudere. Questo però non avviene per chi amministra in forma pubblica o privata la cosa pubblica e troppo spesso di queste mancanze non si parla e si parla poco, troppo poco. Ritengo che su queste cose si debba far leva, quindi su una corretta amministrazione dei beni pubblici. In due parole il nostro papa ha sintetizzato concetti importantissimi che non possono mai essere dimenticati:“Chiedo a quanti hanno responsabilità politica di non dimenticare due cose: la dignità umana e il bene comune”.
A vostra disposizione. Stefanina Losi

CAORSO:

MAURO BARONCINI (“MOVIMENTO 5 STELLE CAORSO”)
Noi, Cittadini del Movimento 5 Stelle di Caorso, siamo consapevoli che:
  • L’acqua rappresenta fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi, dalla cui disponibilità dipende il futuro degli esseri viventi.
  • L’acqua costituisce, pertanto, un bene comune dell’umanità, un bene comune universale, un bene comune pubblico, quindi indisponibile, che appartiene a  tutti.
  • Il diritto all’acqua è un diritto inalienabile: l’acqua non può essere proprietà di nessuno, bensì bene condiviso equamente da tutti, l’accesso all’acqua deve  essere garantito a tutti come un servizio pubblico.
  • Oggi in Italia se ne sta privatizzando la gestione, che non può essere scissa dalla proprietà. E’ l’acqua dunque che viene sottratta alla proprietà collettiva e trasformata in una merce, al pari di altre per trarne profitto.
  • Per impedire questa deriva un milione e 400mila cittadine e cittadini hanno chiesto un referendum per ribadire che l'acqua deve essere un bene comune, garantito dalla proprietà e dalla gestione interamente pubbliche, dalla partecipazione di cittadine e cittadini e il controllo diretto da parte delle comunità  locali.
Perciò ci impegniamo a sostenere le ragioni del Comitato Acqua Bene Comune di Piacenza.
Se eletti ci impegniamo, altresì, a promuovere e sostenere, con i mezzi istituzionali a nostra disposizione, una politica di gestione dell'acqua finalizzata a:
  • la ripubblicizzazione del servizio idrico nella nostra provincia;
  • preservare e salvaguardare le risorse idriche e favorire l’accesso all’acqua per tutti, come diritto a partire dal proprio territorio;
  • ridurre il consumo e gli sprechi di acqua potabile a livello di comportamenti ed usi quotidiani, privilegiando per bere il consumo di acqua di rubinetto in  casa ed a sollecitarne l’uso nei luoghi pubblici;
  • assicurare la più ampia partecipazione della cittadinanza nel controllo e nella gestione
  • ribadire l'acqua come un bene non commerciale, garantito come diritto, e per questo non disponibile a speculazioni di natura commerciale o finanziaria.
In fede.
Per il Movimento 5 Stelle di Caorso – Il Portavoce
Mauro Baroncini

COLI:

MASSIMO POGGI (“PERINO-COLI”)

Il Comune di Coli, anche nel programma elettorale 2014/2019 a me collegato, ha indicato il percorso verso l'eventuale gestione pubblica del servizio Idrico come prioritario.
Confermo la disponibilità all'accettazione delle domande, da condividere in Unione Montana Valle Trebbia e Luretta, di cui, al momento, sono peraltro assessore all'ambiente pro tempore.
Il sindaco di Coli 
Poggi Massimo

CORTE BRUGNATELLA:

STEFANO GNECCHI (“Cortebrugnatella, Partecipazione è cambiamento”)

1) Assolutamente si. Lo studio di fattibilità sul tema indicato è il minimo
2) Assolutamente favorevole ad una società di Comuni (anche Unioni) che sono
l'istituzione più vicina ai cittadini e quindi quella più controllabile.
3) Si
4) Si. La salute di tutti viene prima degli interessi economici di pochi.
Cordialmente.

Stefano Gnecchi - Candidato Sindaco Corte Brugnatella

GAZZOLA:

ENRICO CACCIALANZA (“Vivere Gazzola”)

Punto 1: La lista sostiene la necessità di realizzare un serio progetto di fattibilità per una gestione completamente pubblica del Servizio Idrico Integrato e del Servizio rifiuti, che contribuisca ad avere un quadro più preciso e completo delle alternative possibili, fra società mista e società completamente pubblica, alternativa su cui il Consiglio Comunale futuro possa responsabilmente esprimersi.

punto 2 : La lista "Vivere Gazzola" si impegna ad esprimersi sul punto solo a seguito della chiara definizione di un serio studio di fattibilità di una società pienamente pubblica di gestione del servizio idrico integrato, come richiesto al punto 1.

punto 3 : pur concordando in linea generale sul principio dell'acqua come bene comune la Lista Vivere Gazzola non può impegnarsi, fin da ora, per una modifica statutaria del Comune stesso, che è espressamente compito esclusivo del Consiglio Comunale, non ancora espresso.

punto 4 : la Lista "Vivere Gazzola" concorda sul punto

OTTONE:

FABIO TORNARI  (“UNITI PER OTTONE E LE SUE FRAZIONI”)
Credo sia fondamentale una premessa: una persona prima che come Amministratore può essere d'accordo o non d'accordo su una questione pubblica ma nel momento in cui la maggioranza degli italiani si esprime in un senso tramite referendum non deve neanche più porsi una domanda, ma rispettare la volontà della maggioranza: questa è la democrazia.
Vado a rispondere alle domande:
1) Si. Ricordando che io sono uno di quelli come tanti altri che nelle frazioni si gestisce l'acqua ancora pubblica per fortuna e che vuole che resti della frazione ovvero pubblica e di tutti.
2) Si.
3) Penso che lo Statuto di un Comune non appartenga ad una amministrazione ma ai cittadini. Se a valle di un'assemblea pubblica sul tema i cittadini mi indicheranno quella strada, quella sarà la strada da seguire e che seguirò.
4) Oggi la gestione dei rifiuti a Ottone è comunale e credo che pubblica dovrà restare. Sono convinto che sia necessario l'impegno di tutti i cittadini, me per primo, per aumentare la percentuale di raccolta differenziata sia per un beneficio ambientale sia economico perché così potremmo ridurre la "tassa sulla spazzatura". Credo sia la strada giusta da seguire per tutti e così facendo la quantità di rifiuti da incenerire si ridurrà, migliorando la qualità dell'aria. Sono contrario sull'importare i rifiuti da incenerire da altre Province.
Alla prossima domanda, Fabio Tornari

FEDERICO BECCIA (“OTTONE LIBERA”)
In risposta ai quesiti di acqua bene comune, noi diciamo quattro volte si.
Ci impegneremo affinchè venga rispettata la volontà popolare espressa con il referendum del 2011, perché la gestione dell'acqua deve essere pubblica.
Ed è nostra intenzione implementare la raccolta differenziata, per avere una gestione dei rifiuti migliore.
Federico Beccia e la Lista Ottone Libera


PODENZANO:

MATTEO BOERI (“Movimento 5 stelle Podenzano”)
1 - Siamo disposti a sostenere la realizzazione di un serio progetto di fattibilità per una gestione completamente pubblica del Servizio Idrico Integrato e del Servizio rifiuti
2 - Ci impegneremo a sostenere la costituzione di una società di Comuni, interamente pubblica, che gestisca in proprio acqua, depurazione e rifiuti, che abbia inoltre come requisito l'assenza di profitti.
3 - Ci impegneremo per inserire nello Statuto Comunale i principi relativi all'acqua come bene comune e diritto umano essenziale ed universale.
4 - Pretenderemo dal nostro gestore del servizio rifiuti perlomeno il raggiungimento degli obiettivi del nuovo Piano Regionale dei Rifiuti. Siamo consapevoli sulla necessità di ridurre la portata dei rifiuti da destinarsi all’incenerimento e quindi anche del ricorso all'importazione di rifiuti extra-provinciali e siamo favorevoli alla costruzione (all'interno della Provincia o dell'Unione dei Comuni Valnure-Valchero) alla costruzione di un centro di riciclo specializzato (a freddo) sul modello di Vedelago (TV), potendo usufruire di fondi Europei destinati a tal scopo
Ringraziando sentitamente per la cortese attenzione, porgo cordiali saluti.
Matteo Boeri

ROBERTO SPINOLA  ("Cominciamo il futuro”)
Qualora le precisazioni in calce ai 4 punti rispondono al vero, a titolo personale e non collegiale (condivisione dell’ipotetica giunta in caso di buon esito delle elezioni) esprimo parere favorevole.
Sindaco Comune di Ponte dell’Olio   Dr. Roberto Spinola

PONTE  DELL’OLIO:

PIERA REBOLI  (“Tradizione e sviluppo Pontedellolio”)
Con il conforto del referendum 2011 sulla gestione dell’acqua pronunciatosi per affidare completamente all’ente pubblico e non a una società mista, con la convinzione personale condivisa ampiamente che le operazioni di privatizzazione in Italia sono molto pericolose per l’annidarsi del malaffare e infine con la certezza che l’acqua sia un bene vitale per la vita quotidiana, da salvaguardarsi ad ogni costo senza badare a economizzazioni pericolose per la distribuzione e per la salute dei cittadini, dichiaro di essere favorevole alla gestione pubblica dell’acqua in quanto bene inalienabile per il bene comune.
PIERA REBOLI

PONTENURE:

CARLA SERENA ECCHER (“PONTENURE CHE VERRA’”)
1. Sicuramente SI. Lo studio di fattibilità è la strada per verificarne i punti di forza verso gli attuali sistemi di gestione.

2. Senza scartare a priori questa formula è comunque necessario usare la massima prudenza nella costituzione di tali società.
Fino ad ora le società solo pubbliche hanno dato prova di diventare progressivamente centri di potere politico che nulla hanno a che vedere col bene comune.
Vi è poi la complessità della composizione:
- Consigli comunali (che tipo di rappresentanza?)
- Lavoratori (Chi? Le rappresentanze sindacali? Eletti come?)
- Cittadini (Scelti come?)

3. Sicuramente SI

4. a) Sicuramente SI. Però il raggiungimento di questi obiettivi non dipende solamente dal gestore, ma anche da un concreto e diffuso piano di sensibilizzazione della cittadinanza
b) Sicuramente SI. L'auto sufficienza territoriale nello smaltimento attraverso termovalorizzatore è fondamentale, così come il suo graduale superamento.
Carla Serena Eccher
Candidato Sindaco nel Comune di Pontenure alle elezioni amministrative del 25 maggio 2014
per la lista civica "PONTENURE CHE VERRA'"

RIVERGARO:

SILVANA MASERATI (“ESSERE RIVERGARO”)
Cosa farà ESSERE RIVERGARO, se sarà eletta, per il capitolo acque?
Il comune di Rivergaro valuterà tutti gli aspetti correlati alla gestione del servizio idrico, alla luce dell’esito del referendum di cui condivide integralmente lo spirito. Per quanto attiene alla gestione dei rifiuti, è materia che presenta criticità e problematiche differenti, con ricadute economiche importanti e un oggettivo posizionamento strategico di enti e imprese, evidenze che richiedono un approfondimento importante e il cui esito non può essere oggetto di dichiarazioni superficiali o inadeguate. Detto questo, la nostra lista, qualora fosse eletta, si impegna a promuovere le seguenti posizioni e iniziative :
 ESSERE RIVERGARO condivide l’esito del referendum e definisce l’acqua un bene comune vitale che, nell’utilizzo quotidiano, non può essere oggetto di profitto. Il profitto resta limitato alla commercializzazione delle acque in bottiglia e all’utilizzo delle acque industriali;
 ESSERE RIVERGARO è favorevole allo studio di un piano di fattibilità per valutare la sostenibilità di un servizio idrico integralmente pubblico, la cui redazione sarà da condividere con gli attori istituzionali interessati;
 ESSERE RIVERGARO si farà promotrice di una campagna di sensibilizzazione verso tutti gli utenti per abbattere i consumi di acqua nelle abitazioni;
 ESSERE RIVERGARO si impegna a redigere un allegato allo strumento urbanistico vigente che preveda, per le nuove costruzioni, l’obbligo di installare una vasca di accumulo delle acque piovane che potrebbe essere impiegata per l’irrigazione dei giardini e/o in alternativa anche per gli utilizzi non idropotabili (sciacquone water, lavatrice, etc.). Questa iniziativa garantirebbe nel tempo il risparmio di importanti risorse idriche ;
 ESSERE RIVERGARO avvierà al più presto uno studio del territorio in collaborazione con istituzioni scientifiche volto a censire e valorizzare le risorse idriche del territorio, lo stato dei laghetti naturali e artificiali di accumulo ed il loro stato di manutenzione, la salvaguardia e valorizzazione delle aree umide. Questo studio avrà lo scopo anche di valutare gli effetti della ruscellazione superficiale incontrollata delle acque nel dissesto idrogeologico che sta vivendo parte del
territorio comunale.

SAN GIORGIO P.NO:

GIUSEPPE QUATTRINI  (“SCEGLI SAN GIORGIO”)
1. La volontà espressa dalla maggioranza dei Cittadini che hanno votato per il referendum del 2011 va rispettata. Tuttavia, per evitare “salti nel buio”, apprezzo l’idea di costruire un serio progetto di fattibilità della gestione pubblica del servizio idrico integrato e dei rifiuti.
Un simile impegno ci vedrebbe sicuramente partecipi qualora i lavori venissero svolti nella massima trasparenza. A questo scopo chiediamo di conoscere i citati O.d.G. del Consiglio Comunale di Piacenza e l’appello sottoscritto dai 23 Sindaci ed Amministratori del territorio.

2. La costituzione e ancor più la partecipazione ad una società di Comuni, sotto il controllo dei Consigli Comunali, per la gestione in proprio del servizio idrico integrato e del servizio rifiuti è la naturale conseguenza del raggiungimento degli obbiettivi di progettazione di cui al punto precedente.

3. Sono pienamente d’accordo, a patto che siano attentamente valutati detti principi e che sia approvata la proposta di legge depositata presso la Camera dei Deputati il 20 marzo 2014.

4. Sono ancora pienamente d’accordo, anche sulla scorta dei deludenti risultati della gestione della raccolta differenziata che anziché produrre, come promesso, una riduzione delle tariffe ne ha provocato il continuo aumento.

Cordialmente
Giuseppe Quattrini

MASSIMO TERZONI  (“SAN GIORGIO 5 STELLE”):
1- Sicuramente sosteniamo l'avvio di uno studio di fattibilità per la creazione di una società totalmente pubblica per la gestione dei servizi idrico e rifiuti. Non fosse altro che per avere dei dati da comparare e su cui poi poter discutere.
2-Sicuramente siamo d'accordo anche con questo punto, nel nostro programma abbiamo infatti inserito la difesa dello spirito del referendum. Essendo inoltre all'interno dell'Unione Valnure -Valchero anche dal punto di vista statutario (art. 2 comma 1 statuto "Unione Valnure-Valchero") siamo autorizzati a prendere in considerazione la gestione pubblica dei servizi idrico e rifiuti.
3-L'inserimento di questo principio nello statuto del Comune è sicuramente una cosa fattibile, credo che anche a livello di consiglio comunale non ci dovrebbero essere particolari resistenze.
4-San Giorgio è stato il primo comune (dal 2007) ad avviare a titolo sperimentale il servizio di raccolta porta a porta. Quando si è trattato di passare alla tariffa puntuale, come previsto dal progetto originario, si è fermato tutto e si continuano a pagare 12 svuotamenti annui a prescindere. Questo deve assolutamente cambiare e si deve continuare sulla strada dell'incentivazione della raccolta differenziata, senza porsi limiti ma cercando di arrivare sempre più avanti. Il piano rifiuti regionale deve essere una base da cui partire, gli obiettivi devono essere ben più ambiziosi. Per quanto riguarda l'importazione di rifiuti da fuori provincia direi che ci sia poco da dire, solamente NO.
A presto
Massimo Terzoni

SARMATO:

GIUSEPPE RIVA (“SARMATO BENE COMUNE”)
la presente a riscontro della vs. email, premettendo che ho dato alcune brevi risposte riservandomi di approfondire nello specifico le tematiche e gli accordi già intrapresi e vigenti nell'ambito e da ATERSIR. Tuttavia mi permetto di esprimere la mia condivisione sul principio che l'acqua, la sua gestione e distribuzione, non debba essere vista come un'attivtà di profitto ma un bene della collettività, visto l'impegno negli anni di tutti gli italiani per la costruzione di acquedotti, pozzi e ecc.

Relativamente alla domanda 1)
Lo studio di fattibilità da Voi proposto potrebbe riguardare innanzitutto l'organizzazione per la gestione e manutenzione delle reti acquedottistiche con ricorso a personale interno per le attività ordimarie ed a quello esterno per gli investimenti sostanziali.
Occorre una valutazione attendibile e precisa che tenga conto di tutte le realtà comunali del territorio provinciale, oltre che le regole eventuali per la realizzazione degli investimenti.
La gestione completamente pubblica deve avere come obiettivo primario il contenimento dei costi in bolletta ed un adeguato servizio territoriale.
  
Relativamente alla domanda 2)
Il tutto dipende da anche quanto affermato al punto precedente. Si potrebbe pensare eventualmente alla costituzioni di società o consorzi all'interno delle nascenti Unioni dei Comuni. 

Relativamente alla domanda 3)
Innanzitutto inizierei a non far pagare l'acqua ai comuni per gli edifici pubblici, per l'innaffio delle aree verdi e per tutte le utenze comunali. I pozzi, gli acquedotti, le reti, sono state realizzate con i soldi dei cittadini nel corso di tanti anni.

Relativamente alla domanda 4)
Mi riservo di analizzare piu' nel dettaglio il piano regionale rifiuti: tuttavia posso affermare che negli anni scorsi c'è  stato venduto lo slogan che piu' differenziavamo piu' le bollette diminuivano. Invece negli anni, per tutta una serie di fattori il costo a carico degli utenti, collegato anche alle alte imposte sulla casa, sembra essere sempre maggiore.
Se vi sono degli obiettivi condivisi, ed il gestore se ne assume l'impegno e l'onere, bisogna raggiungerli e su questo non bisogna fare sconti.
Cordialmente

Giuseppe Riva

ZIANO:

CHIARA POZZI (“IMMAGINA ZIANO”)
SI
SI 
SI
SI
CON CHIAREZZA  E SENZA AMBIGUITA'

Buon lavoro
Chiara Pozzi