Le domande in sintesi (per la versione integrale delle domande si veda post precedenti):
ALSENO:
1. Sei disposto a sostenere la
realizzazione di un serio progetto di fattibilità
per una gestione completamente pubblica del servizio idrico e rifiuti?
2. Ti impegneresti a sostenere la costituzione di una società interamente
pubblica che gestisca acqua e rifiuti e che sia libera da profitti, in
ossequio ai referendum del 2011?
3. Proporresti di inserire nello Statuto
del tuo Comune i principi relativi all'acqua bene comune e diritto umano
essenziale ed universale?
4. Pretenderai dal gestore del servizio
rifiuti il raggiungimento degli obiettivi del Piano Regionale? Sei d’accordo
sulla necessità di ridurre il ricorso al termovalorizzatore e di non importare rifiuti
da fuori provincia?
LE RISPOSTE:
ALSENO:
MARISA
BENZI (“ABC - ALSENO con BENZI CAMBIA”)
Ho letto
i vostri quesiti e rispondo si ai primi tre quesiti, tra l'altro ho già
inserito un apposito punto nel programma.
Al
quarto punto l'argomento va approfondito e per ora è no.
A
presto
Marisa
Benzi
CALENDASCO:
PIETRO LUIGI TANSINI (“LA NOSTRA
TERRA CALENDASCO”)
1- Si
2- Si
3- Si
4- Si
Ci batteremo, vincenti o non, contro tutte le prevaricazioni degli imprenditori disonesti!
2- Si
3- Si
4- Si
Ci batteremo, vincenti o non, contro tutte le prevaricazioni degli imprenditori disonesti!
STEFANIA
LOSI (“GRANDE CALENDASCO LOSI SINDACO”)
Penso che le risposte
non possano essere ricondotte nel quesito proposto. In passato vi è stato
l'impegno pubblico che ha costituito e costruito, con denaro pubblico, molti
impianti, poi privatizzati. Ora i contribuente dovranno sostenere le spese di
ammodernamento delle fognature e reti idriche con una ulteriore tassazione
applicata direttamente sulla bolletta, nonostante che nel corso di questi anni,
le tariffe applicate consentissero margini per tali investimenti. Vi sono,
anche oggi, regole che impongono alle società, nel momento di chiusura annuale
della loro attività, quindi con il bilancio di rendere conto di quanto fatto e
dei loro intenti imprenditoriali. Bilanci che devono anche essere oggi
certificati da società all'uopo create. Quindi, è sulla base di questi dati che
bisogna lavorare e chi non dimostra, come avviene anche e soprattutto per i
piccoli imprenditori, di non avere le necessarie caratteristiche e
lungimiranze, spesso deve cedere le armi e chiudere. Questo però non avviene
per chi amministra in forma pubblica o privata la cosa pubblica e troppo spesso
di queste mancanze non si parla e si parla poco, troppo poco. Ritengo che su
queste cose si debba far leva, quindi su una corretta amministrazione dei beni
pubblici. In due parole il nostro papa ha sintetizzato concetti importantissimi
che non possono mai essere dimenticati:“Chiedo a quanti hanno responsabilità
politica di non dimenticare due cose: la dignità umana e il bene comune”.
A vostra
disposizione. Stefanina Losi
CAORSO:
MAURO
BARONCINI (“MOVIMENTO 5 STELLE CAORSO”)
Noi, Cittadini del
Movimento 5 Stelle di Caorso, siamo consapevoli che:
- L’acqua rappresenta fonte di vita
insostituibile per gli ecosistemi, dalla cui disponibilità dipende il
futuro degli esseri viventi.
- L’acqua costituisce, pertanto, un bene
comune dell’umanità, un bene comune universale, un bene comune pubblico,
quindi indisponibile, che appartiene a
tutti.
- Il diritto all’acqua è un diritto
inalienabile: l’acqua non può essere proprietà di nessuno, bensì bene
condiviso equamente da tutti, l’accesso all’acqua deve essere garantito a tutti come un
servizio pubblico.
- Oggi in Italia se ne sta privatizzando la
gestione, che non può essere scissa dalla proprietà. E’ l’acqua dunque che
viene sottratta alla proprietà collettiva e trasformata in una merce, al
pari di altre per trarne profitto.
- Per impedire questa deriva un milione e
400mila cittadine e cittadini hanno chiesto un referendum per ribadire che
l'acqua deve essere un bene comune, garantito dalla proprietà e dalla
gestione interamente pubbliche, dalla partecipazione di cittadine e
cittadini e il controllo diretto da parte delle comunità locali.
Perciò ci impegniamo
a sostenere le ragioni del Comitato Acqua Bene Comune di Piacenza.
Se eletti ci impegniamo,
altresì, a promuovere e sostenere, con i mezzi istituzionali a nostra
disposizione, una politica di gestione dell'acqua finalizzata a:
- la ripubblicizzazione del servizio idrico
nella nostra provincia;
- preservare e salvaguardare le risorse
idriche e favorire l’accesso all’acqua per tutti, come diritto a partire
dal proprio territorio;
- ridurre il consumo e gli sprechi di acqua
potabile a livello di comportamenti ed usi quotidiani, privilegiando per
bere il consumo di acqua di rubinetto in
casa ed a sollecitarne l’uso nei luoghi pubblici;
- assicurare la più ampia partecipazione
della cittadinanza nel controllo e nella gestione
- ribadire l'acqua come un bene non
commerciale, garantito come diritto, e per questo non disponibile a
speculazioni di natura commerciale o finanziaria.
In fede.
Per il Movimento 5
Stelle di Caorso – Il Portavoce
Mauro Baroncini
COLI:
MASSIMO POGGI (“PERINO-COLI”)
Il Comune di Coli,
anche nel programma elettorale 2014/2019 a me collegato, ha indicato il
percorso verso l'eventuale gestione pubblica del servizio Idrico come
prioritario.
Confermo la
disponibilità all'accettazione delle domande, da condividere in Unione Montana
Valle Trebbia e Luretta, di cui, al momento, sono peraltro assessore
all'ambiente pro tempore.
Il sindaco di
Coli
Poggi Massimo
CORTE BRUGNATELLA:
STEFANO GNECCHI (“Cortebrugnatella, Partecipazione è cambiamento”)
1) Assolutamente si.
Lo studio di fattibilità sul tema indicato è il minimo
2) Assolutamente
favorevole ad una società di Comuni (anche Unioni) che sono
l'istituzione più
vicina ai cittadini e quindi quella più controllabile.
3) Si
4) Si. La salute di
tutti viene prima degli interessi economici di pochi.
Cordialmente.
Stefano Gnecchi -
Candidato Sindaco Corte Brugnatella
GAZZOLA:
ENRICO CACCIALANZA (“Vivere Gazzola”)
Punto 1: La lista
sostiene la necessità di realizzare un serio progetto di fattibilità per una
gestione completamente pubblica del Servizio Idrico Integrato e del Servizio
rifiuti, che contribuisca ad avere un quadro più preciso e completo delle
alternative possibili, fra società mista e società completamente pubblica,
alternativa su cui il Consiglio Comunale futuro possa responsabilmente
esprimersi.
punto 2 : La lista
"Vivere Gazzola" si impegna ad esprimersi sul punto solo a seguito
della chiara definizione di un serio studio di fattibilità di una società pienamente
pubblica di gestione del servizio idrico integrato, come richiesto al punto 1.
punto 3 : pur
concordando in linea generale sul principio dell'acqua come bene comune la
Lista Vivere Gazzola non può impegnarsi, fin da ora, per una modifica statutaria
del Comune stesso, che è espressamente compito esclusivo del Consiglio
Comunale, non ancora espresso.
punto 4 : la Lista
"Vivere Gazzola" concorda sul punto
FABIO
TORNARI (“UNITI PER OTTONE E LE SUE
FRAZIONI”)
Credo sia
fondamentale una premessa: una persona prima che come Amministratore può essere
d'accordo o non d'accordo su una questione pubblica ma nel momento in cui la
maggioranza degli italiani si esprime in un senso tramite referendum non deve
neanche più porsi una domanda, ma rispettare la volontà della maggioranza:
questa è la democrazia.
Vado a rispondere
alle domande:
1) Si. Ricordando che
io sono uno di quelli come tanti altri che nelle frazioni si gestisce l'acqua
ancora pubblica per fortuna e che vuole che resti della frazione ovvero
pubblica e di tutti.
2) Si.
3) Penso che lo
Statuto di un Comune non appartenga ad una amministrazione ma ai cittadini. Se
a valle di un'assemblea pubblica sul tema i cittadini mi indicheranno quella
strada, quella sarà la strada da seguire e che seguirò.
4) Oggi la gestione
dei rifiuti a Ottone è comunale e credo che pubblica dovrà restare. Sono
convinto che sia necessario l'impegno di tutti i cittadini, me per primo, per
aumentare la percentuale di raccolta differenziata sia per un beneficio
ambientale sia economico perché così potremmo ridurre la "tassa sulla
spazzatura". Credo sia la strada giusta da seguire per tutti e così
facendo la quantità di rifiuti da incenerire si ridurrà, migliorando la qualità
dell'aria. Sono contrario sull'importare i rifiuti da incenerire da altre
Province.
Alla prossima domanda, Fabio Tornari
FEDERICO
BECCIA (“OTTONE LIBERA”)
In risposta ai quesiti di acqua bene comune, noi diciamo quattro volte
si.
Ci impegneremo affinchè venga rispettata la volontà popolare espressa con il referendum del 2011, perché la gestione dell'acqua deve essere pubblica.
Ed è nostra intenzione implementare la raccolta differenziata, per avere una gestione dei rifiuti migliore.
Federico Beccia e la Lista Ottone Libera
Ci impegneremo affinchè venga rispettata la volontà popolare espressa con il referendum del 2011, perché la gestione dell'acqua deve essere pubblica.
Ed è nostra intenzione implementare la raccolta differenziata, per avere una gestione dei rifiuti migliore.
Federico Beccia e la Lista Ottone Libera
PODENZANO:
MATTEO
BOERI (“Movimento 5 stelle Podenzano”)
1 - Siamo disposti a
sostenere la realizzazione di un serio progetto di fattibilità per una gestione
completamente pubblica del Servizio Idrico Integrato e del Servizio rifiuti
2 - Ci impegneremo a
sostenere la costituzione di una società di Comuni, interamente pubblica, che
gestisca in proprio acqua, depurazione e rifiuti, che abbia inoltre come
requisito l'assenza di profitti.
3 - Ci impegneremo
per inserire nello Statuto Comunale i principi relativi all'acqua come bene comune
e diritto umano essenziale ed universale.
4 - Pretenderemo dal
nostro gestore del servizio rifiuti perlomeno il raggiungimento degli obiettivi
del nuovo Piano Regionale dei Rifiuti. Siamo consapevoli sulla necessità di
ridurre la portata dei rifiuti da destinarsi all’incenerimento e quindi anche
del ricorso all'importazione di rifiuti extra-provinciali e siamo favorevoli
alla costruzione (all'interno della Provincia o dell'Unione dei Comuni Valnure-Valchero)
alla costruzione di un centro di riciclo specializzato (a freddo) sul modello
di Vedelago (TV), potendo usufruire di fondi Europei destinati a tal scopo
Ringraziando
sentitamente per la cortese attenzione, porgo cordiali saluti.
Matteo Boeri
ROBERTO
SPINOLA ("Cominciamo il futuro”)
Qualora le precisazioni in calce ai 4 punti rispondono al vero, a titolo
personale e non collegiale (condivisione dell’ipotetica giunta in caso di buon
esito delle elezioni) esprimo parere favorevole.
Sindaco Comune di Ponte dell’Olio
Dr. Roberto Spinola
PONTE DELL’OLIO:
PIERA
REBOLI (“Tradizione e sviluppo Pontedellolio”)
Con il conforto del referendum 2011 sulla gestione dell’acqua
pronunciatosi per affidare completamente all’ente pubblico e non a una società
mista, con la convinzione personale condivisa ampiamente che le operazioni di
privatizzazione in Italia sono molto pericolose per l’annidarsi del malaffare e
infine con la certezza che l’acqua sia un bene vitale per la vita quotidiana,
da salvaguardarsi ad ogni costo senza badare a economizzazioni pericolose per
la distribuzione e per la salute dei cittadini, dichiaro di essere favorevole
alla gestione pubblica dell’acqua in quanto bene inalienabile per il bene
comune.
PONTENURE:
CARLA
SERENA ECCHER (“PONTENURE CHE VERRA’”)
1. Sicuramente SI. Lo studio di fattibilità è la strada per verificarne
i punti di forza verso gli attuali sistemi di gestione.
2. Senza scartare a priori questa formula è comunque necessario usare la massima prudenza nella costituzione di tali società.
Fino ad ora le società solo pubbliche hanno dato prova di diventare progressivamente centri di potere politico che nulla hanno a che vedere col bene comune.
Vi è poi la complessità della composizione:
- Consigli comunali (che tipo di rappresentanza?)
- Lavoratori (Chi? Le rappresentanze sindacali? Eletti come?)
- Cittadini (Scelti come?)
3. Sicuramente SI
4. a) Sicuramente SI. Però il raggiungimento di questi obiettivi non dipende solamente dal gestore, ma anche da un concreto e diffuso piano di sensibilizzazione della cittadinanza
b) Sicuramente SI. L'auto sufficienza territoriale nello smaltimento attraverso termovalorizzatore è fondamentale, così come il suo graduale superamento.
2. Senza scartare a priori questa formula è comunque necessario usare la massima prudenza nella costituzione di tali società.
Fino ad ora le società solo pubbliche hanno dato prova di diventare progressivamente centri di potere politico che nulla hanno a che vedere col bene comune.
Vi è poi la complessità della composizione:
- Consigli comunali (che tipo di rappresentanza?)
- Lavoratori (Chi? Le rappresentanze sindacali? Eletti come?)
- Cittadini (Scelti come?)
3. Sicuramente SI
4. a) Sicuramente SI. Però il raggiungimento di questi obiettivi non dipende solamente dal gestore, ma anche da un concreto e diffuso piano di sensibilizzazione della cittadinanza
b) Sicuramente SI. L'auto sufficienza territoriale nello smaltimento attraverso termovalorizzatore è fondamentale, così come il suo graduale superamento.
Carla Serena
Eccher
Candidato Sindaco nel Comune di Pontenure alle
elezioni amministrative del 25 maggio 2014
per la lista civica "PONTENURE CHE VERRA'"
per la lista civica "PONTENURE CHE VERRA'"
RIVERGARO:
SILVANA
MASERATI (“ESSERE RIVERGARO”)
Cosa farà ESSERE RIVERGARO, se sarà eletta, per il capitolo acque?
Il comune di Rivergaro valuterà tutti gli aspetti correlati alla gestione
del servizio idrico, alla luce dell’esito del referendum di cui condivide
integralmente lo spirito. Per quanto attiene alla gestione dei rifiuti, è
materia che presenta criticità e problematiche differenti, con ricadute
economiche importanti e un oggettivo posizionamento strategico di enti e imprese,
evidenze che richiedono un approfondimento importante e il cui esito non può essere
oggetto di dichiarazioni superficiali o inadeguate. Detto questo, la nostra
lista, qualora fosse eletta, si impegna a promuovere le seguenti posizioni e
iniziative :
ESSERE RIVERGARO condivide l’esito del referendum e definisce l’acqua
un bene comune vitale che, nell’utilizzo quotidiano, non può essere oggetto di
profitto. Il profitto resta limitato alla commercializzazione delle acque in
bottiglia e all’utilizzo delle acque industriali;
ESSERE RIVERGARO è favorevole allo studio di un piano di fattibilità
per valutare la sostenibilità di un servizio idrico integralmente pubblico, la
cui redazione sarà da condividere con gli attori istituzionali interessati;
ESSERE RIVERGARO si farà promotrice di una campagna di
sensibilizzazione verso tutti gli utenti per abbattere i consumi di acqua nelle
abitazioni;
ESSERE RIVERGARO si impegna a redigere un allegato allo strumento
urbanistico vigente che preveda, per le nuove costruzioni, l’obbligo di
installare una vasca di accumulo delle acque piovane che potrebbe essere
impiegata per l’irrigazione dei giardini e/o in alternativa anche per gli
utilizzi non idropotabili (sciacquone water, lavatrice, etc.). Questa iniziativa
garantirebbe nel tempo il risparmio di importanti risorse idriche ;
ESSERE RIVERGARO avvierà al più presto uno studio del territorio in collaborazione
con istituzioni scientifiche volto a censire e valorizzare le risorse idriche
del territorio, lo stato dei laghetti naturali e artificiali di accumulo ed il
loro stato di manutenzione, la salvaguardia e valorizzazione delle aree umide.
Questo studio avrà lo scopo anche di valutare gli effetti della ruscellazione
superficiale incontrollata delle acque nel dissesto idrogeologico che sta
vivendo parte del
territorio comunale.SAN GIORGIO P.NO:
GIUSEPPE
QUATTRINI (“SCEGLI SAN GIORGIO”)
1. La volontà espressa dalla maggioranza dei Cittadini che hanno votato
per il referendum del 2011 va rispettata. Tuttavia, per evitare “salti nel
buio”, apprezzo l’idea di costruire un serio progetto di fattibilità della
gestione pubblica del servizio idrico integrato e dei rifiuti.
Un simile impegno ci vedrebbe sicuramente partecipi qualora i lavori venissero svolti nella massima trasparenza. A questo scopo chiediamo di conoscere i citati O.d.G. del Consiglio Comunale di Piacenza e l’appello sottoscritto dai 23 Sindaci ed Amministratori del territorio.
2. La costituzione e ancor più la partecipazione ad una società di Comuni, sotto il controllo dei Consigli Comunali, per la gestione in proprio del servizio idrico integrato e del servizio rifiuti è la naturale conseguenza del raggiungimento degli obbiettivi di progettazione di cui al punto precedente.
3. Sono pienamente d’accordo, a patto che siano attentamente valutati detti principi e che sia approvata la proposta di legge depositata presso la Camera dei Deputati il 20 marzo 2014.
4. Sono ancora pienamente d’accordo, anche sulla scorta dei deludenti risultati della gestione della raccolta differenziata che anziché produrre, come promesso, una riduzione delle tariffe ne ha provocato il continuo aumento.
Cordialmente
Giuseppe Quattrini
Un simile impegno ci vedrebbe sicuramente partecipi qualora i lavori venissero svolti nella massima trasparenza. A questo scopo chiediamo di conoscere i citati O.d.G. del Consiglio Comunale di Piacenza e l’appello sottoscritto dai 23 Sindaci ed Amministratori del territorio.
2. La costituzione e ancor più la partecipazione ad una società di Comuni, sotto il controllo dei Consigli Comunali, per la gestione in proprio del servizio idrico integrato e del servizio rifiuti è la naturale conseguenza del raggiungimento degli obbiettivi di progettazione di cui al punto precedente.
3. Sono pienamente d’accordo, a patto che siano attentamente valutati detti principi e che sia approvata la proposta di legge depositata presso la Camera dei Deputati il 20 marzo 2014.
4. Sono ancora pienamente d’accordo, anche sulla scorta dei deludenti risultati della gestione della raccolta differenziata che anziché produrre, come promesso, una riduzione delle tariffe ne ha provocato il continuo aumento.
Cordialmente
Giuseppe Quattrini
MASSIMO
TERZONI (“SAN GIORGIO 5 STELLE”):
1- Sicuramente sosteniamo l'avvio di uno
studio di fattibilità per la creazione di una società totalmente pubblica per
la gestione dei servizi idrico e rifiuti. Non fosse altro che per avere dei
dati da comparare e su cui poi poter discutere.
2-Sicuramente siamo d'accordo anche con questo
punto, nel nostro programma abbiamo infatti inserito la difesa dello spirito
del referendum. Essendo inoltre all'interno dell'Unione Valnure -Valchero anche
dal punto di vista statutario (art. 2 comma 1 statuto "Unione
Valnure-Valchero") siamo autorizzati a prendere in considerazione la
gestione pubblica dei servizi idrico e rifiuti.
3-L'inserimento di questo principio nello
statuto del Comune è sicuramente una cosa fattibile, credo che anche a livello
di consiglio comunale non ci dovrebbero essere particolari resistenze.
4-San Giorgio è stato il primo comune (dal
2007) ad avviare a titolo sperimentale il servizio di raccolta porta a porta.
Quando si è trattato di passare alla tariffa puntuale, come previsto dal
progetto originario, si è fermato tutto e si continuano a pagare 12 svuotamenti
annui a prescindere. Questo deve assolutamente cambiare e si deve continuare
sulla strada dell'incentivazione della raccolta differenziata, senza porsi
limiti ma cercando di arrivare sempre più avanti. Il piano rifiuti regionale
deve essere una base da cui partire, gli obiettivi devono essere ben più
ambiziosi. Per quanto riguarda l'importazione di rifiuti da fuori provincia
direi che ci sia poco da dire, solamente NO.
A presto
Massimo Terzoni
SARMATO:
GIUSEPPE RIVA
(“SARMATO BENE COMUNE”)
la presente a riscontro della vs. email, premettendo che ho dato alcune
brevi risposte riservandomi di approfondire nello specifico le tematiche e gli
accordi già intrapresi e vigenti nell'ambito e da ATERSIR. Tuttavia mi
permetto di esprimere la mia condivisione sul principio che l'acqua, la sua
gestione e distribuzione, non debba essere vista come un'attivtà di profitto ma
un bene della collettività, visto l'impegno negli anni di tutti gli italiani
per la costruzione di acquedotti, pozzi e ecc.
Relativamente alla domanda 1)
Lo studio di fattibilità da Voi proposto potrebbe riguardare innanzitutto
l'organizzazione per la gestione e manutenzione delle reti acquedottistiche con
ricorso a personale interno per le attività ordimarie ed a quello esterno per
gli investimenti sostanziali.
Occorre una valutazione attendibile e precisa che tenga conto di tutte le
realtà comunali del territorio provinciale, oltre che le regole eventuali per
la realizzazione degli investimenti.
La gestione completamente pubblica deve avere come obiettivo primario
il contenimento dei costi in bolletta ed un adeguato servizio territoriale.
Relativamente alla domanda 2)
Il tutto dipende da anche quanto affermato al punto precedente. Si
potrebbe pensare eventualmente alla costituzioni di società o consorzi
all'interno delle nascenti Unioni dei Comuni.
Relativamente alla domanda 3)
Innanzitutto inizierei a non far pagare l'acqua ai comuni per gli edifici
pubblici, per l'innaffio delle aree verdi e per tutte le utenze comunali. I
pozzi, gli acquedotti, le reti, sono state realizzate con i soldi dei cittadini
nel corso di tanti anni.
Relativamente alla domanda 4)
Mi riservo di analizzare piu' nel dettaglio il piano regionale rifiuti:
tuttavia posso affermare che negli anni scorsi c'è stato venduto lo
slogan che piu' differenziavamo piu' le bollette diminuivano. Invece negli
anni, per tutta una serie di fattori il costo a carico degli utenti, collegato
anche alle alte imposte sulla casa, sembra essere sempre maggiore.
Se vi sono degli obiettivi condivisi, ed il gestore se ne assume l'impegno
e l'onere, bisogna raggiungerli e su questo non bisogna fare sconti.
Cordialmente
Giuseppe Riva
ZIANO:
CHIARA
POZZI (“IMMAGINA ZIANO”)
SI
SI
SI
SI
CON CHIAREZZA E SENZA AMBIGUITA'
Buon lavoro
Chiara Pozzi
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