IL
FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L'ACQUA CONTESTA LA DECISIONE DI
AEEG DI RESTITUIRE SOLTANTO 55 MILIONI DI EURO AGLI UTENTI
L'Autorità
per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico ha stabilito la
restituzione agli utenti di 55 milioni di €, ovvero la quota
calcolata relativa all’abolizione della remunerazione del capitale,
nel periodo post referendum dal 21 luglio al 31 dicembre 2011.
Ribadiamo
che tale cifra è decisamente sottostimata rispetto a quella che
effettivamente andrebbe restituita dai gestori. Infatti, sono
state in modo illegittimo sottratte diverse voci (oneri finanziari e
fiscali; gli accantonamenti per la svalutazione crediti). Inoltre
nella maggior parte dei casi la restituzione avverrà solo a favore
delle utenze domestiche e non di quelle commerciali.
Da ciò si ricava che l'ammontare della legittima restituzione sarebbe dovuta essere circa il doppio rispetto a quanto indicato nel comunicato stampa dell'AEEG, ovvero intorno ai 100 milioni di € per i cinque mesi del 2011, quindi circa 20 milioni di € al mese.
Da ciò si ricava che l'ammontare della legittima restituzione sarebbe dovuta essere circa il doppio rispetto a quanto indicato nel comunicato stampa dell'AEEG, ovvero intorno ai 100 milioni di € per i cinque mesi del 2011, quindi circa 20 milioni di € al mese.
Sottolineiamo,
inoltre, come la restituzione da far tornare agli utenti non può che
essere quella ingiustamente percepita da parte dei soggetti gestori a
partire dal 21 Luglio 2011 fino ad oggi, visto che si è proseguito,
senza soluzione di continuità, ad inserire in tariffa la voce della
remunerazione del capitale in contraddizione con l'esito
referendario sotto mentite spoglie.
Poiché
i gestori avrebbero dovuto restituire circa 600 milioni di €
dal 21 luglio 2011 ad oggi, comprendiamo la resistenza degli stessi
ad attuare il referendum.
La
sensibilità di AEEG alla corposità degli interessi dei soggetti
gestori si inscrive nello stesso quadro in cui il TAR Lombardia ha
rigettato il nostro ricorso contro il metodo tariffario.
Da
parte nostra confermiamo che proseguiremo
la mobilitazione e le campagne volte
alla piena e reale attuazione dei referendum.
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